Amarezza!
Riflessioni amare a trecentosessanta gradi sulla nostra società attuale scritte col cuore e con “la Penna” dal nostro Consigliere sezionale Cassina
Alpino CASSINA MARIANO MORBEGNO, li 24.08.2015
23017 – Morbegno (SO)
Via Erbosta n°20
Tel.0342-612558—Fax 0342-602533
Mail: mariano.cassina@marianocassina.it
CONSIDERAZIONI (AMARE)
Sono un alpino “semplice”, di un piccolo Gruppo (VAL MASINO), di una piccola (numericamente) Sezione (VALTELLINESE), anche se molto attiva in tutte le attività tipiche dell’ASSOCIAZIONE.
In questi ultimi tempi, costretto dai fatti e dagli eventi che giornalmente ci vengono rovesciati addosso dai giornali e dalla tv, ma anche da fatti più “casalinghi” che noto nel mio ambiente, voglio fare alcune considerazioni, piuttosto amare, su questo mondo “in subbuglio”, come dice la bella canzone-preghiera alla Madonna Nera.-
Abbiamo sempre sostenuto con tanto entusiasmo i nostri ALPINI e tutti gli altri MILITARI impegnati nelle missioni all’estero, specie in quelle nel Medio Oriente; ricordo qualche anno fa la bella e calorosa accoglienza che abbiamo fatto al BATTAGLION MORBEGNO rientrato da una delle numerose missioni in Afghanistan e da noi invitato nella nostra Città; penso proprio che quegli Alpini ed Alpine se ne siano andati con un gioioso ricordo dei Morbegnesi; li abbiamo poi ancora sostenuti con la raccolta di fondi per l’acquisto di materiale didattico e medicinali per i bambini di quelle sfortunate contrade; abbiamo trepidato e sofferto alle notizie di quei Ragazzi coraggiosi e generosi caduti o rimasti feriti più o meno gravemente nel compimento di un dovere che non gli era stato imposto, ma che avevano scelto in tutta libertà nella convinzione di contribuire a “portare pace, libertà e democrazia” a quei popoli, che sembrano però dimostrare bellamente, almeno da chi li governa, come non siano tra le loro priorità.-
Stiamo tutt’ora trepidando per la sorte dei nostri Marò GIRONE e LA TORRE, anche loro “colpevoli” solo di aver fatto il loro dovere, impantanati in una situazione grottesca che i nostri dirigenti nazionali che si sono susseguiti dal 2012, siamo quindi in vista del traguardo del 4° anno, sembrano ben lontani da una soluzione onorevole.-
Veniamo poi al tragico capitolo degli IMMIGRATI, poveri cristi in fuga proprio da quei paesi del Medio Oriente e dell’Africa, specie dalla zona del Sael e del così detto Corno, dove guerre tribali (chi vende loro le armi??) e carestie continue non lasciano via di scampo se non la fuga verso paesi dove, quanto meno, non esistono conflitti e pensano sia più facile guadagnarsi da vivere con un lavoro stabile, quasi fosse un novello “eldorado”.-
E la nostra reazione, a livello continentale e locale, qual’è?
Il rifiuto quasi totale ad un minimo di accoglienza e proprio da parte dei paesi più ricchi (principali costruttori e venditori di armi); l’assoluta impreparazione a fronteggiare questo fenomeno, certo di non facile soluzione, che ha cominciato a manifestarsi in tutta la sua gravità ed ampiezza dall’invasione degli albanersi nei primi anni ’90.-
Sono ormai passati più di vent’anni; c’era quindi tutto il tempo perchè i governanti (a livello mondiale) e le altre grandi organizzazioni esistenti, leggi chiesa, di qualsiasi credo, sindacati, O.N.U., organizzazioni pubbliche varie, cercassero di pianificare, per quanto possibile, il modo di fronteggiare questi movimenti migratori.-
Pensandoci ora sono quasi contento che nella stesura della Carta Costituzionale della U.E. non si sia voluto fare di proposito riferimento alle radici cristiane della nostra civiltà; c’è da vergognarsi a dichiararsi cristiani e comportarsi in questo modo con questa umanità disperata che è in fuga da territori dove il così detto mondo civile nei secoli passati ed in parte anche tutt’ora, sta facendo razzia di materie prime a buon mercato con la complicità molto intereressata dei dittatori locali, principali acquirenti di armi e così si capisce come si crei in questo modo il fatto del CANE CHE SI MORDE LA CODA.-
Per restare a casa nostra e dintorni non si può non applaudire allo sforzo italico e greco, paesi non certo dei più in salute finanziariamente , nel mare Nostrum nel salvataggio di tante vite umane, a fronte dell’aiuto peloso degli altri stati europei, che lestamente scaricano poi il loro dolente carico nella solatia e, diciamolo forte, generosa Sicilia (leggi Siciliani) che è, per ovvie ragioni, la prima a porgere a quei disperati una bottiglia d’acqua o un giocattolo a quei bambini spauriti, gesti semplici non imposti ma dettati dal cuore.-
Le cose si complicano poi quando si intromettono, per dovere d’ufficio o nell’interesse della propria “bottega”, i nostri POLITICI.-
Sulla pelle di questi poveri cristi cercano di aumentare il consenso tra gli elettori, il quale consenso si traduce poi in voti; la quantità di voti presi dà poi diritto al “RIMBORSO ELETTORALE” che, dalle cifre che si sentono, non si tratta certo di bruscolini; le varie organizzazioni statali o gestite da enti pubblici predisposte all’accoglienza degli immigrati, vediamo dalle cronache di questi giorni a che punto di malaffare siano arrivate proprio sulla pelle di quei disperati.-
Lo starnazzare poi di certi rappresentanti politici e dei vari enti locali, sempre al fine di raccattare voti, sta riempiendo in un continuo esasperante giornali e tv.-
Tutti lesti però, alla fine, a dichiararsi cristiani e cattolici; già, anche i voti di questi fanno comodo.-
Per fortuna che in questo turbinio tumultuoso di dichiarazioni, affermazioni, considerazioni e chi più ne ha più ne metta, continuamente si alza pacata ma ferma l’esortazione di PAPA FRANCESCO ad avere MISERICORDIA, ad usare il cuore, validamente coadiuvato da collaboratori di spicco (era ora!!!), che noi alpini abbiamo tradotto in “SOLIDARIETA’ E CONCRETEZZA”.-
Mi ha fatto tanta pena vedere a certi comizi, che preferisco definire sproloqui, vedre alpini con tanto di cappello a battere le mani alla fine; è da dire chiaramente che, a queste manifestazioni, il cappello alpino non ha nessuna ragione di essere presente.-
A questo proposito voglio dire due parole anche sulla polemica sorta riguardo la PREGHIERA DELL’ALPINO; vorrei proprio che il buon SEBASTIANO dicesse qualcosa FORTE E CHIARO come è suo solito, per non fare in modo che anche questo fatto, certamente spiacevole, non venga gestito dai soliti politicanti, come sta succedendo, per i loro fini propagandistici.-
E’ una cosa che possiamo gestirla tranquillamente ma con fermezza senza il loro appoggio peloso.-
Ora, visto come è finita l’esportazione della democrazia dopo 10 e più anni di questa tragica esperienza, ed uno dei frutti più velenosi è proprio questa emigrazione di massa, che conclusioni si possono trarre?
A che punto sono l’Afghanistan e l’Iraq? Sono forse meglio di 15 anni fa?
Ed il califfato islamico che sta dilagando, terrorizzando e spadroneggiando nel bacino mediterraneo sotto lo sguardo indifferente di tutto l’Occidente “civile”, come è sorto??, chi lo sostiene?? il petrolio che estrae dai pozzi da loro occupati mica lo bevono: che lo acquista??
Se andiamo a fondo di queste cose penso che avremo delle gravi sorprese!!!
Ecco che, a questo punto, il collegamento con gli ALPINI e tutti gli altri MILITARI impiegati in questi scenari diventa d’obbligo.-
Cosa raccontiamo ora a quei ragazzi cui era stato detto che avrebbero contribuito a portare “pace, libertà e democrazia”??
Cosa possiamo dire a quelle Mamme, ai Papà, alle Spose ed ai Figli di quei soldati caduti o rimasti gravemente offesi nel fisico??
Penso che, senz’altro, anche loro si saranno poste queste domande, ed anch’io vorrei sapere PER COSA!!
Ogni anno in gennaio qui a Morbegno commemoriamo i caduti del Battaglione a Warvarowka nel 1943 durante quella tragica ritirata ed invitiamo sempre i Genitori del CAPITANO MASSIMO RANZANI, morbegnino, caduto in Afghanistan, che era iscritto al Gruppo di Morbegno.-
Non vi dico l’emozione nell’incrociare i loro occhi, non sapere come rivolgermi loro.-
Se dovessi incontrare LUCA BARISONZI come lo affronterei?
Mi immedesimo in loro e vedendo la brutta piega che hanno preso gli avvenimenti in quelle zone ed a livello mondiale probabilmente si chiederanno: “A COSA E’ SERVITO?”
Forse se i nostri SOLDATI rimanevano a casa , che già allora il problema immigrazione, pure se con una minore intensità era presente e ne faceva prevedere i futuri sviluppi, avrebbero senz’altro aiutato a tenere in funzione le tante caserme ed altre strutture pubbliche poi abbandonate a se stesse ed ora in completo sfacelo, usufruibili ora per l’accoglienza, evitando di vedere, come accade oggi, questi ragazzi ospitati in alberghi ad oziare o a bighellonare per la città, suscitando malumore, critiche ed astio nei loro confronti da parte della gente.-
Un esercito di PROTEZIONE CIVILE quanto potrebbe fare, unito alle varie ASSOCIAZIONI come la nostra nelle ormai annuali alluvioni, terremoti e quant’altro!!
Mi si dirà: facciamo parte di organizzazioni internazionali e quindi abbiamo dovuto e dobbiamo partecipare…..
Ma queste organizzazioni internazionali ora cosa stanno facendo?? La loro latitanza è veramente scandalosa!!
Ed allora penso che “l’esportazione della pace e della democrazia” non sia stata altro che un paravento…..
Il rifiuto un po’ generalizzato a voler affronatre questo grave problema che, a quel che è dato di vedere si sta ingigantendo di giorno in giorno, discende poi a cascata a tutti i vari livelli di responsabilità fino ad arrivare alle nostre realta locali, dove, a quel che si vede e si sente, nella maggior parte dei casi le parole SOLIDARIETA’, CONDIVISIONE, FRATELLANZA, GENEROSITA’, ACCOGLIENZA sembrano prorio essere state cancellate dal vocabolario.-
E rimanendo a casa nostra, a Km. Zero, si nota purtroppo come il rifiuto del malato, del più debole in genere, sia quasi diventato una normalità.-
L’alta scuola internazionale sta facendo effetto!!!
Gardirei qualche risposta, anche di dissenso.-
Alpino Mariano Cassina