Appello per Padre Renato – Convento di Monterosso
Padre Renato Brenz Verca è un frate cappuccino montagnone, di Montagna in Valtellina per intenderci.
E’ responsabile del convento di Monterosso, perla delle Cinque Terre, lesionata come varie altre località contigue, da gravissimi eventi alluvionali nel 2012 a seguito dei quali, nella notte del 21 marzo 2013 è franata una consistente parte del muraglione di cinta del convento, trascinando l’orto ed una storica vigna da cui i frati trovavano sostentamento.
Lanciato un tempestivo appello ad intervenire anche una squadra di nostri Volontari della P.C. sezionale sono accorsi ad effettuare i preliminari lavori di messa in sicurezza ma per un ripristino complessivo delle parti lesionate occorre un intervento consistente ed adeguate risorse.
Padre Renato, tenace e dinamico cappuccino continua la sua marcia da alpino cercando ovunque le risorse necessarie agli interventi individuando anche in un concorso nazionale del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) una possibile Provvidenza per il convento.
In questi mesi il FAI Fondo per l’Ambiente Italiano sta promuovendo il censimento “I luoghi del Cuore” per la salvaguardia dei beni artistici ed architettonici del nostro Paese.
Io ho scelto di portare avanti la causa di un luogo eccezionale di cui sono il responsabile: il Convento di Monterosso al Mare alle Cinque Terre dove da molti anni sto portando avanti un importante progetto spirituale ma anche di valorizzazione artistica e culturale che attrae visitatori da tutto il mondo, affascinati dalla bellezza del luogo e dal grande senso di pace che esso diffonde in tutti quelli che lo vengono a vedere.
Purtroppo nel marzo dello scorso anno, gli ultimi eventi alluvionali che hanno messo a dura prova il nostro territorio, hanno causato il crollo dell’imponente muraglione di cinta seicentesco e la caduta del giardino storico e dell’orto del convento che è posto su un’altura a picco sul mare.
Da allora abbiamo subito provveduto a mettere in sicurezza il territorio sottostante dove corre l’unica strada che collega le due parti del borgo; i costosi ed impegnativi lavori sono andati avanti, ma mancano i fondi per poter concludere i lavori.
Raggiungere la prima posizione del censimento del FAI ci permetterebbe di avere un’ottima visibilità a livello nazionale con i conseguenti benefici e il possibile finanziamento.
In molte località d’Italia legate a persone che già conoscono e amano il convento, stiamo portando avanti la campagna di raccolta firme; attualmente siamo in ottima posizione, ma come può ben immaginare servono molte migliaia di segnalazioni.
Padre Renato si appella ancora alla generosità degli alpini non chiedendo loro denaro ma di mobilitarsi a firmare e far firmare ai propri familiari e conoscenti – su appositi moduli ora in distribuzione ai Gruppi attraverso i propri Capigruppo – affinché il suo convento di Monterosso, primeggi tra “I luoghi del cuore” in questa particolare graduatoria e possa così trarre le risorse per ripristinare quello che l’alluvione gli ha mangiato.
Pienamente convinti della bontà dell’appello siamo tutti invitati a firmare senza alcuna remora ed a estendere, ciascuno con proprio zelo, la raccolta firme.
A metà novembre P. Renato verrà in Valtellina ed in quell’occasione gli verranno consegnate le firme atte a concretizzare l’obiettivo FAI. Certo di un vostro fattivo slancio vi saluto caramente.
Il Presidente
Gianfranco Giambelli