E’ andato avanti Adelio Dei Cas
da www.altarezianews.it
SE N’È ANDATO A SOLI 50 ANNI. CONOSCIUTO DA TUTTI
Piatta: comunità ed Alpini in lutto per la scomparsa di Adelio Dei Cas
22 agosto 2011
Un male improvviso ha strappato ai suoi cari, a soli cinquant’anni, Adelio Dei Cas, vicepresidente della sezione Ana di Tirano. Il Consiglio del Gruppo Alpini di Piatta, congiuntamente alla Sezione di Tirano ed agli Alpini di Ospedaletto di Gemona del Friuli, ricordano l’alpino Adelio Dei Cas per la sua grande disponibilità e presenza alpina in tutte le varie attività e manifestazioni. Un ricordo che estendiamo a tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo ed apprezzarne doti e disponibilità.
Domenica 21 agosto 2011 sono stati celebrati a Piatta i solenni funerali e la bara è stata trasportata su un automezzo preparato per l’occasione dai colleghi vigili del fuoco che operavano con lui a Valdisotto.
Adelio a scandire il passo in Adunata Nazionale
Così lo ha ricordato il capogruppo degli alpini di Piatta, Alfredo Praolini
Ciao Adelio, Ieri scorrendo le foto del Gruppo abbiamo avuto modo di capire quanto Tu c’eri per gli Alpini e per la collettività: domenica alla Croce del Vallecetta eri presente; alla celebrazione del 40° Anniversario del Gruppo eri in prima fila, non solo a sfilare ma soprattutto a rimboccarti le maniche; all’Adunata di Torino hai marciato con le autorità; alla Giornata del Verde Pulito non ti sei risparmiato; alle esequie di Alpini e Reduci hai sempre presenziato… solo per citarne alcune di quest’anno.
Scherzavamo nel vedere quanto “sudavi” ma questo era solo il risultato di tutta l’energia che mettevi nel fare le cose: dalle più semplici e operative a quelle più d’intelletto. Il Tuo fisico possente era per noi simbolo di grande forza e stabilità e la Tua statura Ti permetteva di vedere un po’ più in là della maggior parte di noi; ciò Ti portava ad essere sempre propositivo e a mettere sul piatto qualcosa di nuovo che ci trovava spesso impreparati.
Sovente ci siamo confrontati, anche in modo duro, ma leale e sincero: alla fine vinceva la ragione. Quella ragione che per Giglio, Giusevin, Dino, Anselmo, Carlo e tutti gli Alpini che ti hanno preceduto era un caposaldo dello spirito alpino del Gruppo di Piatta a cui tenevi tanto. Lasci un grande vuoto ma il Tuo esempio di “guardare sempre avanti” ci è e sarà di sprone a continuare quanto intrapreso: domenica Ti sentiremo ancora con noi a S. Pietro e, il 4 settembre al Terzo Raduno del Battaglion Tirano a Glorenza, sarà altrettanto viva la Tua presenza.
Massimo dal Friuli Ti ricorda come “sempre a pronto a dar una mano – come dice la canzone – ed ora Dio Ti ha voluto prematuramente con Lui a dare una mano da lassù, dal cielo..” aggiungerei con papà Giglio e Silvia. Tu ci sei sempre stato per gli Alpini e la collettività oggi noi tutti siamo qui per Te, con costumi e cappelli diversi, ma una divisa che ci accomuna: LA DIVISA DEL CUORE!
Grazie Adelio
Piace ricordare Adelio tra le note e sulle sue montagne
Ecco chi era Adelio Dei Cas, nato il 31 ottobre 1960, quindi ancora cinquantenne.
Vigile del Fuoco nel presidio di Valdisotto – Alta Valtellina. Sposato con Franca (ha festeggiato quest’anno il 25° Anniversario di Matrimonio) ha avuto i figli Davide (24) Simona (23) e Daniele (7). Alpino del Battaglion Tirano, di stanza a Malles Venosta, ha svolto il Servizio di leva al servizio della Fanfara della Brigata Orobica e vantava di aver presieduto ad una dozzina di “Giuramenti” in solo 10 mesi di servizio. Questa passione ed il fatto di aver suonato al fianco del maestro Cotter ha fatto sì che dalla costituzione della “Fanfara dei Congedati della Brigata Alpina Orobica” fosse il promotore/reclutatore in Alta Valtellina di altri elementi per rendere più eterogenea e partecipata la nuova fanfara con rappresentanze di diverse provincie. Ancor prima della naia suonava ed ha mantenuto il suo impegno fino ad oggi presso la Banda Musicale di Bormio e, contemporaneamente ha dato supporto ai Bersaglieri alla costituzione della “Fanfara dei Bersaglieri in Congedo della Sezione di Bormio”. Già da alcuni anni è stato decorato con la Medaglia d’Oro dell’AVIS per aver raggiunto il ragguardevole traguardo delle 50 donazioni.
Adelio al Pic de la Cros de Valeceta
Presso il Gruppo Alpini di Piatta, al quale si è iscritto dopo il servizio militare, aveva un ruolo molto attivo di Segretario e Contabile da oltre una decina di anni. Qui non si è mai risparmiato, anche operativamente, nella varie attività svolte e manifestazioni divenendo oltrettutto un valido propositore, tanto che per la passione e la disponibilità gli è stato richiesto di assumere il ruolo di Vicepresidente per due mandati consecutivi per la Sezione Valtellinese di Tirano al fianco del Presidente Mario Rumo. Era diventato un punto di riferimento per tutti i Gruppi Alpini dell’Alta Valle.
L’infarto che lo ha colpito venerdì sera in quel di Porlezza mentre si godeva una piccola vacanza con la moglie Franca ed il piccolo Davide, in concomitanza del 25° Anniversario di Matrimonio, è stato un “infarto” anche per tutti quelli che l’hanno conosciuto, ma in particolare per gli Alpini di Piatta e della Sezione di Tirano. Alle esequie erano presenti numerose rappresentanze ed autorità: Comandanti e Vigili del Fuoco, la rappresentanza dell’AVIS di Bormio, il vessillo della Banda di Bormio, il labaro dei Bersaglieri, il labaro dell’Associazione del Battaglion Tirano (scortato dal Colonnello Gioacchino Gambetta), il Consigliere Nazionale dell’ANA Cesare Lavizzari, il Presidente Sezionale ANA di Tirano Mario Rumo, il Presidente Alberto Del Martino ed il Vicepresidente Sezionale ANA di Sondrio Luigi Colturi, il Vicepresidente Giorgio Sonzogni della Sezione ANA di Bergamo, tanti gagliardetti ed alpini che dopo avere presieduto al 37° Raduno Alpino del Passo Gavia non hanno mancato di accompagnarlo al “Congedo Eterno”. Una rappresentanza particolare è stata la presenza di una delegazione di alpini del Gruppo di Ospedaletto di Gemona del Friuli (gemellati con Piatta) che saputo del lutto la mattina di sabato ha voluto presenziare alla cerimonia in ricordo di uno dei promotori del “gemellaggio”. Al Gavia il Capogruppo Adolfo Antonioli lo ha ricordato dopo i caduti del S. Matteo e dell’Afganistan, il Presidente Rumo, non nascondendo un “grande magone”, lo ha voluto annoverare tra i più validi collaboratori sezionali uno con il quale si confrontava spesso anche per le sorti ed i programmi sezionali (giusto venerdì sera mezz’ora prima di morire si erano sentiti al telefono!).
Il corteo funebre si è mosso dalla casa fuori Piatta sulla cadenza delle note suonate congiuntamente dalla Banda di Bormio, dalla Fanfara dei Bersaglieri e da oltre una ventina di musicanti della Fanfara dei Congedati della Brigata Alpina Orobica confluiti da varie provincie. Il feretro è stato trasportato su un camioncino di rappresentanza dei VVFF fino alla chiesa, successivamente, dalla chiesa, è stato portato a spalla dagli “amici alpini “ di Piatta.
La cerimonia funebre è stata concelebrata da Don Serafino (parroco), Don Ugo Dei Cas (parente) e Don Lumina (coetaneo del ’60). “E’ vero che l’amore di Dio è per sempre?” il primo interrogativo che don Serafino ha posto alla platea. Solamente nella parola di Dio, che non è di “circostanza come quelle umane, possiamo trovare una risposta che faccia comprendere la morte di Adelio (e ancor prima giugno 2010 di Giglio papà anziano e della sorella Silvia morta quest’anno a febbraio dopo oltre un anno di sofferenza a causa del cancro che via via l’ha consumata e di cui la mamma Assunta ancora non riesce ad accettare).
Dopo la Comunione in rappresentanza di Bersaglieri, Banda di Bormio, Vigili del Fuoco ed Alpini sono stati pronunciati dei brevi messaggi di ringraziamento a ricordo di quanto fatto da Adelio. Un inno dei Bersaglieri ha accompagnato l’ingresso della bara al cimitero; all’interno dopo il rito religioso, Stelutis Alpinis, il saluto e “congedo finale” del Presidente Rumo, tre suoni della sirena dei pompieri, il Silenzio e all’appello del Capogruppo… “Alpino Adelio Dei Cas!”, una corale risposta: “PRESENTE!”.