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Gruppo di Chiesa in Valmalenco

Recapito
Telefono 349 2844918
e.mail chiesavalmalenco.valtellinese@ana.it
e.mail ANA
URL sito
Capogruppo Giancarlo Albareda
Consiglieri Piero Schenatti (Segretario)
Marco Pedrotti
Ferruccio dell’Agosto
Albino Schenatti
Paolo Fanoni
Andrea Schenatti
Cesare Pedrolini
Anno di fondazione  1954
Cronologia Capigruppo Bruno Pedrotti 1954-1962
Luigi Brustia 1962-1967
Piero Schenatti 1967-1988
Giuseppe dell’Andrino 1988-1994
Paolo Negrini 1994-2004
Ilario Pedrolini 2004-2014
Giancarlo Albareda dal 2014
Forza
Il Consiglio Direttivo

Gli Alpini di Chiesa nella sede

All’inizio degli anni ’50, anche il nostro paese incominciava a risvegliarsi, dopo gli anni bui della II guerra mondiale. Cosi anche i nostri Reduci Alpini sentirono il desiderio di associarsi per ricordare il periodo trascorso sotto la naja e le dure esperienze della guerra.

Su iniziativa di alcuni volenterosi Alpini, in testa Bruno Pedrotti, classe 1911, Capitano degli Alpini nella guerra d’Africa (Abissinia) e in Jugoslavia, Pietro Castelli del 1903 e  Alpino del 5°, combattente sul Fronte Occidentale (Francia), Fermo Faldrini del 1927, anche lui Alpino del 5° e altri

Un giorno dell’ anno 1954 si ritrovarono nel vecchio albero Bernina in centro Chiesa; sottoscrissero il tesseramento in adesione alla SEZIONE VALTELLINESE con una ventina di soci. Segui in una domenica di quell’ anno, la cerimonia di inaugurazione del Gruppo Alpini con la benedizione del gagliardetto durante la Santa Messa mattutina. Per l’occasione  la giovane Jole Pedrotti, figlia del maestro Bruno, venne elevata al rango di madrina. Come vuole tradizione, alla cerimonia religiosa seguì il pranzo d’onore all’albergo Bernina.

Bruno Pedrotti mancò prematuramente alla famiglia e ai suoi Alpini nel 1962 e lo zaino di Capogruppo fu posato sulle spalle di Luigi Brustia, classe 1921, con il quale collaborò il suo coscritto Ernesto Pedrotti, meglio conosciuto come “Beby”. Nel 1967, dopo soli cinque anni, Luigi Brustia è andato prematuramente avanti e le sorti del Gruppo furono affidate all’allora ventenne Pietro Schenatti, classe 1946, fresco fresco di congedo. Con il sostegno del Beby e di alcuni consiglieri, si riorganizzò il Gruppo che crebbe anche numericamente. Nell’ arco di un ventennio furono intraprese numerosissime iniziative, portate avanti con quello spirito che ha sempre caratterizzato le Penne Nere malenche, ottenendo in cambio numerosissime soddisfazioni.

Nell’ 1988 il Pieretto Schenatti, esattamente come avvenuto vent’anni prima,  cede lo zaino a Giuseppe Dell’Andrino, detto Beppe, classe 1963, appena congedato.

Beppe si mise subito entusiasticamente al lavoro. Supportato dal Capitano Jafet Longhini e da diversi consiglieri realizzarono l’iniziativa più bella: cioè la nostra frequentatissima sede, punto di riferimento per noi Alpini e disponibile anche per la comunità.

Per ben sette anni Beppe tira il carro coinvolgendo sempre più i soci a perseverare  nella trazione.

Nel 1994 Beppe passa la mano al Capitano Paolo Negrini,  cl. 1956 che ha attrezzato e potenziato la Sede. Grazie a lui il Gruppo di Chiesa possiede una notevole struttura logistica e di servizio, che viene frequentemente richiesta nel corso delle innumerevoli manifestazioni locali, alpine e non, portando gli Alpini di Chiesa in Valmalenco ad essere attori insostituibili in tante iniziative a favore del paese, sempre animati dallo spirito di servizio tipicamente alpino. Paolo, conclude magnificamente il suo mandato realizzando nel mese di marzo 2003, con l’aiuto della nostra Sezione e la Funivia al Bernina il 37° Campionato Nazionale ANA di Slalom Gigante sulle piste del Palù. In tale occasione abbiamo registrato la presenza di numerosi atleti e del vice presidente nazionale Corrado Perona.

Paolo Negrini si è avvalso dell’aiuto di due magnifici Alpini, Renzo Albareda detto Branda del 1933 e Severino Ferrari più noto come “Minghi”, classe 1921, Reduce del Btg. Cervino in Russia.

Nel 2004 c’ è il passaggio delle consegne: dal Capitano Paolo al Tenente Ilario Pedrolini. Nuovo capogruppo e nuovi consiglieri. Ancora una volta il Gruppo di Chiesa si ricarica di nuove energie. Sorge spontanea l’idea di voler realizzare ancora una volta qualcosa di grande. In gestazione da molto tempo, finalmente vede la luce la nuova sfida: la realizzazione di un rifugio alpino. La scelta cade sull’Alpe Lagazzuolo, un alpeggio comunale ormai abbandonato da diversi anni, ma custode delle memorie nostra gente, oltre che essere un luogo incontaminato con uno stupendo lago alpino.

Dopo le normali lungaggini di documentazioni, progettazioni e autorizzazioni dei vari enti, grazie al socio nonché Ufficiale degli Alpini Geom. Piero Lenatti e al Sindaco Cristian Pedrotti si arrivò all’approvazione del progetto. Nel 2007 partono i preparativi; grazie all’ esperienza dell’Alpino impresario Sergio Sem, il 14 luglio 2007 viene attrezzato il cantiere all’Alpe Lagazzuolo, iniziando subito il lavoro di ricostruzione del grande fabbricato preesistente. Il lavoro è proseguito alacremente e in un mese e mezzo, il 1° settempre si è ultimata la copertura del tetto con le piote. Un record!

L’anno successivo, nella tarda primavera ripresero i lavori di sistemazione interna di tutti i locali, giungendo a tempo di record alla sua inaugurazione ufficiale il 6 luglio 2008. Nella nicchia all’ingresso del rifugio è stata posizionata una bella scultura in pietra ollare, copia della nostra Madonna degli Alpini, dono di Silvio Gaggi.

Nell’intento di valorizzare ulteriormente l’Alpe, i lavori sono proseguiti negli anni successivi, recuperando la diroccata  “TEGIA” dell’ Alpe e adibendola a dependance del rifugio. La Tegia, inaugurata nel 2011, è stata intitolata all’ultimo alpeggiatore, l’Alpino Santino Schena. Tutti i lavori sono stati costantemente supervisionati dall’immancabile e sempre presente Fausto Pedrotti.

Ilario ha concluso il suo impegnativo decennio alla guida delle Penne Nere di Chiesa con un’altra lodevole iniziativa: la costituzione del nucleo di Protezione Civile A.N.A.

Nel mese di febbraio 2014, in occasione dell’annuale festa del Gruppo, Ilario ha lasciato la guida del gruppo a Giancarlo Albareda.

Siamo certi che in continuità con lo spirito che ha caratterizzato gli Alpini di Chiesa nei primi sessant’anni di vita, nuove sfide ci vedranno protagonisti nel futuro.

Zaino in spalla, Alpini!