Navigazione veloce

Gruppo di Nuova Olonio – Rifessioni sull’Adunata a L’Aquila 2015

Gradite riflessioni sull’Adunata de L’Aquila da parte di una entusiasta cittadina di Nuova Olonio

Vogliamo portare a conoscenza a tutti gli Alpini e non solo di questa meravigliosa lettera di apprezzamento entusiasmante inviataci dalla nostra concittadina Marina, scritta dopo la sua prima l’Adunata all’Aquila, che ci ha riempito il cuore e l’animo, cogliendo in pieno lo spirito Alpino.

Grazie e ti aspettiamo ai nostri Raduni Valtellinesi.

Il Segretario Roberto Paieri

****************************************

Nuova Olonio, 26 maggio 2015

Cari Alpini di Nuova Olonio,

di ritorno da dieci giorni da L’Aquila per partecipare all’88esimo raduno degli Alpini non ho ancora smorzato l’entusiasmo e l’emozione che quella giornata memorabile mi ha dato.

Avrei potuto indirizzare queste mie riflessioni alla rivista <<L’Alpino>> a <<Valtellina Alpina>> ma ho preferito rimanere nel piccolo e inviarle a Voi, Alpini del mio paese.

Non avevo mai assistito a un’adunata. In questi anni ho sempre cullato il desiderio e il progetto di vivere questa grande riunione annuale ma mai c’è stata l’occasione di essere presente.

Quest’anno ho deciso insieme all’Alpino Eraldo con largo anticipo, e neanche a farlo apposta nel luogo più lontano rispetto alle più recenti e precedenti adunate.

Nonostante il poco tempo a disposizione, pensavamo di visitare la città, partecipare a qualche evento, ma la nostra giornata a L’Aquila l’abbiamo trascorsa per sette ore dietro a una transenna, sotto il sole che non dava tregua per vedere lo scorrere lungo il tragitto di quel colorato flusso di Alpini.

Ogni passaggio, ogni striscione era un’emozione, una sorpresa, perché TUTTO era rappresentato e qui l’elenco sarebbe lungo se scrivessi di famiglia, solidarietà, coraggio, lavoro, partecipazione, fatica, disponibilità…che si potrebbero raccogliere in un’unica parola: umanità.

Quanta di questa straordinaria umanità ho visto dietro quei volti infiniti della moltitudine e del singolo, vecchi, giovani, meno vecchi, meno giovani. Quante storie dietro quei passi, dietro le mani, i sorrisi e gli sguardi.

In questi ultimi anni oltre a leggere con piacere le riviste degli Alpini, ho cercato libri che raccontassero di loro, e con quale emozione ho letto lo striscione dell’Alpino Enrico Reginato di Treviso che ha trascorso 12 anni di prigionia in Russia, del quale avevo letto recentemente la storia.

Il Sergente della neve, storie più recenti di Alpini in missione, documenti da proporre e far leggere nelle scuole!

Ci sarebbero mille spunti e mille discorsi da poter fare, ma so anche che gli Alpini sono di poche parole.

Non avevo mai visto una così grande moltitudine di Alpini, un esercito straordinario e pacifico e se anche abbiamo solo assistito per tutte quelle ore al loro sfilare, l’attenzione e l’entusiasmo non sono mai venuti meno, anzi sembrava anche a noi di essere gocce di quel fiume umano in piena che scorreva.

E alla sera, sulla via del ritorno verso casa, per 800 km ancora Alpini, Alpini e Alpini.

Abbiamo bevuto solo acqua e <<mangiato>> Alpini quel giorno, ma ne è valsa la pena.

Grazie Alpini, mi associo ai tanti che lo gridavano.

Arrivederci ad Asti 2016.

Marina

Non è possibile inserire commenti.