Mento è andato avanti!
E’ purtroppo “andato avanti” l’Alpino Clemente Rocca, classe 1919, storico riferimento per il mondo alpino dell’Alta Valle, Reduce di Albania e di Russia, Internato Militare in Germania, già Presidente provinciale dell’U.N.I.R.R. (Unione Nazionale Reduci di Russia) Consigliere sezionale dell’ANA e Vice Presidente per l’alta Valle , attualmente Consigliere Onorario della Sezione Valtellinese.
Caro Mento,
dopo Negri, dopo Azzola, dopo Colturi, dopo Silvestri, dopo De Simoni, dopo il Tuo amico Peduzzi, dopo tanti Reduci siamo qui oggi a salutare anche Te che ormai ci guardi dal “Paradiso di Cantore”
Alpino Clemente Rocca, classe 1919, storico riferimento per il mondo alpino dell’Alta Valle, Reduce di Albania e di Russia, Internato Militare in Germania, già Presidente provinciale dell’U.N.I.R.R. (Unione Nazionale Reduci di Russia) Consigliere sezionale dell’ANA e Vice Presidente per l’alta Valle , attualmente Consigliere Onorario della Sezione Valtellinese.
Per noi sei semplicemente “il Mento” il “presidente” per antonomasia dei Reduci, il loro rappresentante, il loro riferimento riconosciuto.
Quante battaglie per vedere riconosciuti i diritti degli Internati di Germania. Quante delusioni per un’Italia che non rispettava la parola data!
Sei “il Mento” anche per quelli come me, di una generazione successiva che ha avuto la fortuna di ascoltare dalla vostra diretta voce il racconto di quelle tragiche esperienze, il racconto dei più grandi eroismi , sacrifici, solidarietà e insieme , senza infingimenti, anche delle debolezze umane a tutti i livelli.
La tua posizione di Servizio a diretto contatto umano con gli Alti comandi ti aveva permesso un osservatorio privilegiato; non ne hai mai abusato nemmeno nei tuoi racconti, ma ti era stato possibile distinguere e riconoscere le qualità umane dei veri Comandanti degli Uomini a tutti i livelli con la U maiuscola, rispettosi della Dignità umana anche nei più difficili frangenti. E di questo era veramente affascinante e coinvolgente sentirti parlare e rievocare. Resta l’amarezza di non averti fatto raccontare di più! Quanta comprensione anche data e ricevuta da parte della popolazione russa!
Con te si spegne una delle figure più significative dei Reduci, testimoni viventi di quei tragici eventi ma anche punti di riferimento della società civile del dopo-guerra , dei difficili anni della ricostruzione materiale, morale e civile della Comunità che usciva da quella tragica esperienza.
Uomini che dopo anni di assenza hanno saputo riprendere il loro posto nella società fedeli ai Valori in cui avevano creduto pur nell’amarezza di sentirsi dare dei “soldati di Mussolini” come con disprezzo qualcuno purtroppo, come solevi ricordare, vi chiamava.
Per anni la tua testimonianza e la tua costanza di impegno ha costituito un punto fermo di riferimento per l’attività della Sezione ANA valtellinese in Alta Valle e non solo, in tutti i campi , ma soprattutto in quello a Te più congeniale del Ricordo di quei compagni di guerra e di prigionia che non sono mai tornati.
Oggi li rivedrai uno ad uno, dai Generali agli Amici più fraterni, ti accoglieranno come si deve ad un Uomo che ha dedicato ogni attimo della sua vita, dopo i lunghi sessantasei mesi di naja, al loro ricordo.
A noi lasci il compito di continuare nel Ricordo ma anche fortificati dal vostro e dal tuo esempio di costanza.
Ciao Mento, ricordati anche di noi da lassù
Orazione funebre letta dal Presidente Ettore Leali in occasione delle esequie tenutesi a Bormio il 4 agosto 2010