Rientro del 5° dall’Afghanistan
SCARNA CRONACA E IMPRESSIONI DELLA TRASFERTA A UDINE – Venerdì – 28 aprile 2011
Per il rientro del “nostro” 5° dall’ Afghanistan, un piccolo gruppo di nostri Alpini di Sondrio e dintorni e Morbegno ha voluto presenziare alla cerimonia tenutasi a Udine. Sveglia all’ alba (anzi ben prima), viaggio lungo ma tranquillo (grazie al validissimo Gianfranco Cincera), accompagnato a tratti dalla pioggia.
A Udine, siamo accolti in casa dall’ amico fraterno Roberto Tami, alpino del Gemona, che dopo averci offerto il caffè, ci fa da guida per il resto della giornata. Sul luogo dell’ alzabandiera incontro il Col. Coradello, Comandante del 5° , che mi saluta calorosamente e mi prega di portare i suoi saluti a tutti gli Alpini Valtellinesi. Sono presenti il Presidente Nazionale Perona con alcuni Consiglieri Nazionali, il Labaro ANA, circa 30 – 33 Vessilli di Sezione e numerosissimi Gagliardetti . Dopo l’ alzabandiera, sfilata per le vie cittadine sino a raggiungere la piazza dove si è tenuto lo schieramento dei reparti e la cerimonia vera e propria. Dopo lo schieramento dei reparti (una compagnia per ogni Battaglione Alpini e Lagunari del S. Marco) vengono resi gli onori alle autorità militari (Capo di Stato Maggiore Esercito Gen. Valotto, Comandante delle Truppe Alpine Gen. Primicerj, Comandante della Julia Gen. Bellacicco) e alle Bandiere di Guerra. Vengono quindi tenute le allocuzioni delle autorità militari e civili (Sindaco e Presidente di Regione). Particolarmente significativo il ricordo dei feriti e dei Caduti in missione, con i nomi scanditi dall’ oratore a cui rispondono i reparti col grido “PRESENTE”. Un momento di particolare commozione: l’ incontro con i genitori del “nostro” Cap. Massimo Ranzani, caduto in Afghanistan, cui i componenti del Gruppo di Morbegno, a turno, hanno voluto esternare il proprio cordoglio e rincrescimento per la tragica perdita.
A margine della cerimonia devo constatare la non numerosissima presenza di popolazione, peraltro molto calorosa nei nostri confronti, e la breve contestazione, ad opera di uno striscione retto da alcuni Alpini, riguardante la scelta del giorno della manifestazione (venerdì) che, per sua natura, credo non permettesse una più vasta partecipazione. Al termine della celebrazione, rapido pranzo in trattoria e, sempre guidati dall’ amico Tami, visita al Sacrario dei Caduti di Russia di Cargnacco.
Come non rimanere impressionati dall’ atmosfera di sacralità che emana da questo Tempio che rappresenta la testimonianza dei vivi per Coloro che, al di là del come e del perché hanno compiuto l’ estremo sacrificio in nome del Dovere? Con tanta commozione tutti abbiamo scorso i grossi volumi, sui quali sono riportati tutti i nomi dei Caduti, alla ricerca di nomi conosciuti. Puntualmente, ciò che cercavamo è stato trovato. Con gli occhi lucidi usciamo dal Tempio, ci facciamo scattare qualche fotografia, salutiamo il nostro ospite Roberto e ripartiamo, sotto un bel temporale, per il rientro. Ultimo capitolo: su indicazione del nostro Gianfranco, una deviazione a Caorle per una visita ad una grandissima azienda agricola con una cantina di produzione di vini altrettanto grande. I gentilissimi padroni di casa, dopo averci fatto visitare le varie coltivazioni e le cantine, hanno offerto un graditissimo spuntino con assaggio dei loro ottimi vini e di altrettanto ottima “soppressa”. Alla fine, i saluti con l’ immancabile promessa di ritornare e ripartiamo alla volta della Valtellina.
Gualtiero Speziali
Gruppo ANA Morbegno