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Solidarietà alpina a S. Ginesio di Macerata

Il Gruppo di Piatta a S. Ginesio colpito dal terremoto in Centro Italia

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Percorrere le vie di S. Ginesio di Macerata con il cappello d’alpino ci si sente come a casa propria: la poca gente che è rimasta ad abitare o che sta riprendendo le attività commerciali, dopo i nefasti delle scosse di terremoto di agosto ed ottobre del 2016, è alquanto riconoscente alla presenza alpina. Da novembre a gennaio alcune squadre di Protezione Civile dell’ANA Valtellinese si sono alternante in duri turni settimanali di supporto al servizio mensa per la popolazione evacuata, allestito presso l’ostello della cittadina, ed hanno avuto modo di parlare con le persone cercando di capire le problematiche in essere e sollevare, per quanto possibile, gli animi infondendo speranza per il futuro.

E’ stato un gesto lodevole da parte dei Volontari che si sono impegnati in tale servizio ed i “ginesini” non lo scordano.

Come già intrapreso da altre Associazioni valtellinesi e non per altre comunità abruzzesi e marchigiane toccate da terremoto, il desiderio di “dare una mano” è forte ed in questo caso il Gruppo Alpini Piatta-Valdisotto, anche sorretto dalla partecipazione della popolazione e che ha visto pure la presenza di due volontari a S. Genesio, Giuseppe Colturi e Silvia Canclini (marito e moglie), ha deciso di destinare alcune risorse finanziarie a supporto di un paio di situazioni che evidenziano delle difficoltà. Così una delegazione alpina di Piatta si è recata presso S. Ginesio nel fine settimana 11-12 marzo per cercare di individuare questi obiettivi. La presenza del Coordinatore della Protezione Civile locale, Benito Barchetta, ha permesso di conoscere i segni indelebili lasciati dal sisma: crepe, crolli, abbandono ….ma non disperazione e rassegnazione. Garante di queste è anche il sindaco, Mario Scagnetti, che ribadisce con estrema fermezza che la vita del paese deve continuare e che le manifestazioni che si tengono annualmente non vanno assolutamente abbandonate.

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“A titolo di esempio, la presenza del  Centro Internazionale Studi Gentiliani,  fondato in San Ginesio nel 1981 per onorare la memoria e promuovere studi su Alberico Gentili (San Ginesio, 14 gennaio 1552 – Londra, 19 giugno 1608), grande giurista ed umanista nato a San Ginesio, espatriato per motivi di religione, deve continuare nelle proprie attività in particolare nell’annuale organizzazione di conferenze internazionali, denominate “Giornate Gentiliane”, che raccolgono e diffondono il frutto di contributi scientifici provenienti da fonti autorevoli nel mondo del diritto internazionale.”

Al momento, la S. Messa, considerata l’inagibilità della Collegiata (opera di grande interesse storico-artistico), viene celebrata sistematicamente presso una tensostruttura ed anche le “riunioni di paese” vengono convocate presso una vicina ed analoga struttura.

Se il centro storico è in parte inagibile e attualmente poco abitato, ed i sopralluoghi tecnici si rincorrono con celerità, al di fuori delle mura castellane, ancora ottimamente conservate, continuano le attività artigianali, per la gran parte costituite da piccole imprese, e quelle agricole proseguono nella valorizzazione del territorio salvaguardano le eccellenze. L’incontro non poteva che concludersi con un abbraccio fraterno ed un augurio di tornare a far rivivere appieno la cittadina in tutto il suo splendore.

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